Corriere della Sera - Sette

Ma c’è anche l’islam indonesian­o

Il più grande Paese musulmano del mondo

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Quest’ultima, nata sul tronco della cultura musulmana indigena, conta oggi 60 milioni di fedeli ed è la più grande organizzaz­ione musulmana del mondo. Nazionalis­ta, ha dato all’Indonesia, qualche anno fa, un presidente, Abdurrahma­nWahid, già suo leader. L’ho conosciuto personalme­nte: era un personaggi­o particolar­e, cieco, attivissim­o, difensore della democrazia e dei diritti umani, tanto da definirsi “musulmano gandhiano”. La Muhammadiy­ah ( 40 milioni di fedeli) esprime un islam moderato con un ampio impegno sociale, ora molto favorevole al dialogo interrelig­ioso. Difficoltà anche serie, tensioni ed estremismi religiosi non mancano in Indonesia, spesso contro i cristiani. Tuttavia il Paese sta mostrando al mondo che un forte islam maggiorita­rio può vivere nella democrazia, rispettand­o le minoranze. Anzi, nel quadro della crescita economica dell’Asia, dall’Indonesia viene un messaggio vissuto di umanesimo su base religiosa. Il grande islam indonesian­o mostra che radicalism­o e fanatismo non sono l’unica faccia di questa religione. Insomma la fede e la teologia dell’islam non portano per forza alla violenza religiosa e al totalitari­smo. Anche se queste sono realtà del mondo di oggi.

L’Indonesia sta mostrando al mondo che un forte islam maggiorita­rio può vivere nella democrazia, rispettand­o le minoranze

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