Se il bambino dispettoso rimane nell’adulto sono guai
Il dispetto: un’azione e una parola cadute in disuso. Oggi semmai, come spregiudicato successore, c’è il comportamento vandalico, molto più aggressivo e anche distruttivo. Ma i dispetti erano esclusivamente una prerogativa dei ragazzi. Si può dire che, fino a quando permaneva una scarsa autonomia dovuta all’età, l’aggressività era veicolata con atti di disturbo, scherzi maligni, insolenze anonime, piccoli attacchi rabbiosi, tutte cose compiute di nascosto, con un bersaglio ben preciso: l’antipatico di turno. E fin qui niente di grave. Il problema, invece, si fa serio quando il bambino dispettoso rimane nell’adulto, che non si accorge di averlo addosso e inconsapevolmente mira a svalutare, a corrodere, a contrastare.