Tutti a bordo del taxi satirico
“Un ministro sale su un taxi: altri 27 amici tentano di salire con lui. Perché? Beh, dato che sono i suoi amici, e sono stati da lui appena nominati in posti di responsabilità di governo, ora pensano di poterlo seguire ovunque...”. Ecco una delle storielle satiriche che stanno uscendo sulla pagina Facebook “Kabul Taxi”, che è diventata la lettura obbligata di politici e giornalisti afgani. A un certo punto è stato anche oscurato: sono immediatamente sorte diverse imitazioni che hanno spinto le autorità a riaprirlo (secondo il principio “meglio avere a che fare con l’originale che con brutte copie”). Certo, in Afghanistan Facebook non è la stessa cosa che in Occidente, eppure Kabul Taxi ha superato i 60 mila “like”. La premessa del sito è che un tassista prende a bordo spesso uomini potenti e ne raccoglie conversazioni e confidenze: è la prima pagina satirica con un certo peso nata nel Paese dei talebani e ha preso di mira tutti, a cominciare dal presidente. Chi è il “tassista” che lo gestisce? Nessuno lo sa. Due soli gli indizi: ha 31 anni ed è della minoranza hazara.