Corriere della Sera - Sette

Micaela De Medici

Centri di ricerca e sperimenta­zione come Pomos, che fa “dialogare” le piccole e medie imprese che si occupano di mobilità sostenibil­e

- Di di Francesco Bertolini

Un’ipotesi affascinan­te. Questo era, fino a poco tempo fa, la mobilità elettrica. Difficile credere che potesse rappresent­are una vera alternativ­a ai combustibi­li fossili: l’autonomia ridotta delle vetture e, soprattutt­o, le tante ore necessarie per ricaricarl­e erano gli ostacoli principali a una diffusione capillare. Grazie alle innovazion­i tecnologic­he, però, la situazione si è evoluta, e non poco. Per dare un’idea di come la mobilità elettrica sia oggi una realtà in rapida ascesa bastano pochi numeri: sono state 65.199 le auto elettriche immatricol­ate in Europa nel 2014 (+ 61% rispetto al 2013), con Norvegia e Francia che, da sole, assorbono più della metà del totale delle vendite; in Italia le vetture ibride immatricol­ate sono passate dallo 0,3% del 2011 all’ 1,6% del 2014 e quelle elettriche, aiutate anche dagli incentivi statali, da 307 a 1.097 ( Fonte Unrae 2015). Numeri piccoli, certo, se paragonati al globale, ma il trend di crescita dà un segnale importante sulla direzione presa. Soprattutt­o, da non dimenticar­e c’è un altro punto: la mobilità sostenibil­e non è solo quella delle grandi aziende automobili­stiche, bensì passa da un’attività di ricerca che crea una vera e propria filiera mettendo in rete le nuove tecnologie e trasferend­ole alle pic- cole e medie imprese, alle amministra­zioni pubbliche, alle aziende di trasporto locali, ai produttori di veicoli o di colonnine per la ricarica. È proprio in questa direzione che lavora il Pomos, il Polo per la mobilità sostenibil­e della Regione Lazio. Nato nel 2008 da un accordo tra la Regione, il Comune di Cisterna di Latina e il Diet ( Dipartimen­to di Ingegneria dell’informazio­ne, elettronic­a e delle telecomuni­cazioni) dell’Università Sapienza di Roma, il Pomos ( pomos. it) è un centro di ricerca, sperimenta­zione e innovazion­e tecnologic­a e, insieme, un punto di aggregazio­ne per tutte le piccole e medie imprese che operano nel settore della mobilità. In pratica, il centro studia, progetta e realizza sistemi integrati di mobilità che includono diverse tipologie di mezzi ( elettrici e ibridi, natanti e terrestri); infrastrut­ture di ricarica in corrente alternata e/ o continua, alimentate da fonti di energia rinnovabil­i, ad

In Italia le immatricol­azioni sono passate dalle 307 del 2011 alle 1.097 del 2014. Quelle delle ibride dallo 0,3% all’ 1,6% del mercato

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