Corriere della Sera - Sette

Vivere tutte le proprie passioni.

Sylvie Guillem a Milano. L’étoile,

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FRAMMENTI DI EMOZIONI, vissute a gran velocità. Sempre stato così per Sylvie Guillem, nell’ 84 astro nascente della danza: Rudolf Nureyev la nomina étoile del Ballet dell’Opéra de Paris. Ha soli 19 anni. Oggi, svoltata la boa del mezzo secolo anagrafico, mito indiscusso del balletto del XX secolo, ha scelto di dare l’addio alle scene. « Ho avuto molte esperienze, imparato tante cose. J’ai duré le temps que j’ai voulu durer » , ha dichiarato, in occasione del debutto di Life in Progress. Spettacolo prodotto dal londinese Sadler’s Wells, mix di coreografi­e contempora­nee, portato in tour mondiale, addio alle scene. Penultima tappa europea è Milano, prima di toccare Austria, Usa e Giappone: 29 ottobre, unica recita al Teatro Arcimboldi ( ticketone. it). Come era accaduto nell’altro trionfale spettacolo 6000 Miles Away, Guillem è in scena con coreografi­e cuscite ad hoc su di lei. Nessun momento di danza classica, “salutata” nel 2013. In locandina oltre a Duo2015 di Forsythe e Bye di Ek, due altri lavori creati per il tour. Il pas des deux al femminile Here & After, di Russel Maliphant, in coppia con la scaligera Emanuela Montanari ( sopra) e Technê, assolo di Akram Khan. Il titolo è la parola greca con significan­za di abilità e saper fare. Come ha dimostrato Guillem seducendoc­i per anni in scena.

Gian Luca Bauzano

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