Milano rende omaggio ad Antonia Pozzi

Circa 450 immagini realizzate dalla poetessa morta a soli ventisei anni. Negli scatti le Dolomiti e scorci della sua città

Parlava e scriveva spesso della morte con un prodigioso possesso lirico dell’idea, come a volte accade ai futuri poeti suicidi, comeaccadde a Pavese » . Con queste sintetiche ma efficaci parole, Maria Corti dipinse un ritratto vivido di Antonia Pozzi ( nelle foto qui a lato), milanese, poeta morta a ventisei anni il 3 dicembre 1938. Aveva ingoiato un pugno di pastiglie e alle spalle si lasciava un groviglio di amori, delusioni, versi bellissimi. Questa ragazza minuta, chiara e inquieta, che aveva affascinato maestri come Vittorio Sereni e Dino Formaggio, ha ispirato registi e scrittori. E ora a Milano lo Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana, le dedica una mostra approfondita e appassionata: Sopra il nudo cuore. Fotografie e film di Antonia Pozzi. Curata da Giovanna Calvenzi e Ludovica Pellegatta, la vita della donna viene ripercorsa dall’altro, intenso, linguaggio che ha coltivato per tutta la vita,