Cameron anti-discriminazione
Per evitare pregiudizi razziali, il premier decide iscrizioni anonime all’università
David Cameron ha ufficializzato alcune iniziative mirate a garantire il diritto allo studio per tutti e la parità retributiva tra uomini e donne sul posto di lavoro. Ne ha scritto la scorsa settimana in un articolo sul Guardian. Dal 2017, ha comunicato il primo ministro, nelle domande d’iscrizione all’università il nome dello studente sarà nascosto, in modo da evitare che nella scelta degli esaminatori possa entrare in gioco quello che è stato definito “un pregiudizio inconscio” nei confronti di neri e minoranze etniche in generale. L’Ucas, l’istituzione che funziona come “centro di raccolta” nazionale delle domande d’ingresso all’università, riceverà le richieste identificate con un codice, tutte le altre informazioni riguardanti percorso scolastico, curriculum, voti conseguiti, saranno dettagliate. Solo dopo che in base alla valutazione di questi elementi “anonimi” allo studente sarà offerto un colloquio presso un’università il suo nome verrà reso noto. Mary Cormick, direttore dell’Ucas, ha fatto sapere che avvierà consultazioni con i vari atenei del Paese per organizzare le selezioni secondo i nuovi criteri, ma ha sottolineato come dal 2006 la percentuale di studenti di colore e di minoranze etniche sia sensibilmente aumentata, essendo passata dal 20,9 per cento di allora al 34,3 del 2014. Per quan- to riguarda il “gender gap” retributivo Cameron, insieme con la ministra delle Pari opportunità Nicky Morgan, citando il caso di una donna di colore che ha dovuto cambiare il suo nome in Elizabeth per ottenere un colloquio di lavoro, ha annunciato un piano in tre punti che prevede tra l’altro che le compagnie con oltre 250 dipendenti rendano note retribuzioni e bonus dei loro dipendenti maschi confrontati con quelli delle dipendenti. E ha affermato che già numerose aziende del settore pubblico e di quello privato hanno accettato di avviare i futuri primi colloqui con potenziali nuovi assunti sulla base di domande anonime, con il nome dei candidati nascosto dietro a un numero. «La Gran Bretagna ha fatto molto per migliorare la società, ma la strada verso l’eguaglianza è ancora lunga», ha detto Cameron, concludendo che «il Partito conservatore è oggi il partito dell’eguaglianza».