A Dubai si sfila pensando a Expo.
Talenti autoctoni e made in Italy per mercati in espansione
DA ASSOLATA OASI di relax a metropoli fashion in espansione. Così Dubai. Motivata ( molto) in vista di Expo 2020. In questo scorcio d’autunno la città dai creativi grattacieli ha catalizzato il fashion people internazionale— media e addetti ai lavori — coinvolgendolo a bordo passerella. La moda anticipa e ricerca. Medio Oriente, Africa e Asia i mercati verso i quali c’è interesse in crescita; Dubai pronta, affermano in loco, a una rivoluzione creativa. Oltre il mero discorso commerciale. La terza edizione di Vogue Fashion Dubai Experience ( sostenuta da Gruppo Emaar)— legata a doppio filo con il concorso talent scouting Who is on Next? — ha acceso i riflettori su creativi emergenti: il loro Dna è negli heritage di quelle aree geografiche. Hanno confermato gli stilisti autoctoni protagonisti della sfilata nel Dubai Mall ( sopra, la saudita Reem Al Kanhal): presenti Carlo Capasa, Raffaello Napoleone e Silvia Venturini Fendi, a capo di Camera Nazionale Moda Italiana, Pitti Immagine e AltaRoma. Lo scambio con l’Occidente è forte. Sventola pure il made in Italy: Genny by Sara Cavazza Facchini, ospite d’onore a Dubai, della prima Arab Fashion Week, mix di talenti del Medio Oriente, oggi pronto a parlare di nuovi dettagli di stile.
Gian Luca Bauzano