L’Italia Paese per giovani, a patto di saper innovare
Il direttore del talent garden Tag Innovation School racconta 85 esempi di “startup di successo”. E invita gli italiani a crederci
Dopo Generazione Mille Euro, un libro che punta sull’auto-imprenditorialità
Scrivere questo libro è stata una botta di adrenalina, un’emozione enorme, una luce proiettata verso il futuro, e mi ha lasciato una certezza: questo è un Paese per giovani, che sta rinascendo » . Già Direttore della Scuola di Management dell’Istituto Europeo di Design e co- fondatore di Tag Innnovation School, Alessandro Rimessa è infatti sicuro che in Italia ci sia ancora la possibilità di investire sulla propria vita, ma sia necessario crederci fino in fondo, aver voglia di rimboccarsi le maniche e soprattutto agire. E se nel best- seller Generazione mille euro ( tradotto in sette lingue e poi diventato un film) aveva raccontato la difficoltà diffusa di lavorare in condizioni precarie, adesso con La repubblica degli innovatori mostra invece la faccia opposta della stessa medaglia. Il libro raccoglie infatti 85 esempi di startup origina- li e rivoluzionarie nate in quegli ambiti dove c’è spazio per la crescita ed è possibile fare impresa: storie che nascono dalla forza e dalla capacità di guardare avanti e di difendere il valore dei propri progetti in un mondo pieno di insidie, imposte e ostacoli burocratici. Non si tratta di miracoli, ma della dimostrazione pratica di come si possa trasformare un’intuizione in un successo, un’idea in un’azienda: dal miele in barrique agli orologi da parete in vinile, dal baratto 2.0 alla spesa online a chilometro zero, Rimessa analizza le diverse vicende e descrive in che modo un manipolo di baldi giovani sia riuscito a realizzare il proprio sogno in Italia, per poi arrivare a formulare una serie di consigli ( ben 105) per ogni settore in cui si sono affermate queste esperienze vincenti ( lui ne ha individuati 16, dalla moda e dalla tecnologia allo sport e alla comunicazione). Un salto avanti nel tempo che ci porta idealmente indietro ai mitici anni del boom economico: miracolo italiano... della letteratura.