Mettiamo il buon senso a centro tavola
Variare gli alimenti con la Dieta Mediterranea allontana gli allarmisimi come quello sull’equazione carne=cancro
La dichiarazione dell’Oms? Un ordigno la cui deflagrazione ha coinvolto tutto il mondo alimentare! L’Agenzia ha infatti inserito la carne, specialmente quella rossa, nel Gruppo1 tra le sostanze certamente cancerogene, alla stessa stregua di fumo e benzene. L’assunto carne= cancro tout court è da panico ed è molto esagerato. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ( Airc) ha il giusto compito di dettare le linee guida per la salvaguardia della salute umana nei confronti del cancro. In questo caso, un’indicazione così tranchant, di per sé, non è salutare. Sembra piuttosto una traduzione dell’onda popolare, invece che una realtà scientifica. Da anni indichiamo come faro alimentare la Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Unesco, esempio virtuoso della buona alimentazione, tanto da appellarmi col pregevole titolo di “Nuovo Padre della Mediterranea”, nel senso di strenue difensore della stessa, per aver raccolto moralmente il testimone dal primo indiscusso padre: Hancel Keys. Nel nostro libro dell’aprile 2014 Dimagrire con la Dieta Mediterranea o DM elencavamo nella premessa una serie di qualità della DM prima tra tutte: è includente, ovvero contempla tutti gli alimenti, senza esclusioni forzate. Tra gli alimenti “inclusi” vi è stata da sempre e ancora c’è anche la carne. Se si facesse un semplice sondaggio epidemiologico tra i centenari e gli ultracentenari si scoprirebbe che tendenzialmente sono onnivori ma equilibrati, questo è la quarta qualità dell’elenco, che qui ripetiamo. 1- è includente, 2- è etica, 3- è antropocentrica, 4- è equilibrata, 5- è conviviale, 6- è allegra, 7- è trasversale, 8- è duttile, 9- è francescana ( come il nostro amato pontefice) e last but non least, 10- è salutista e foriera del “ben- essere”. Questo elenco potrebbe allungarsi a piacimento e difficilmente qualche altro regime dietetico- nutrizionale potrebbe contemplarne uno più lungo e ricco. Un’altra qualità che potrebbe essere aggiunta riguarda proprio la moderazione. Per quanto riguarda la carne infatti fino a qualche decennio fa era solo domenicale se non addirittura occasionale, mentre la DM è ricca di verdure, legumi, pesce, formaggi, frutta, olio extravergine, ecc. La re- gola che permette di non esagerare vede la presenza variata di proteine di origine animale due volte la settimana per ogni tipo: carni rosse, carni bianche, pesce, uova, formaggi, affettati. Variare è salutare. Quello di essere moderati è un invito che andiamo ripetendo da sempre e bisogna dire che lo stile alimentare italiano lo è realmente, salvo eccezioni festaiole. La prova di tutto questo non è una semplice opinione ma un fatto: la longevità italiana è la seconda del mondo dopo il Giappone, con una qualità di vita che specialmente il mondo anglosassone ci invidia. Sembra quasi infatti che l’idea guida dell’Oms abbia preso spunto dalla cattiva abitudine di questi Paesi che cominciano i pasti, già al mattino presto, con pancetta fritta croccante, uova fritte, magari con aggiunta di wurstel e salse grasse, ma gustose e invitanti. Noi no e la presenza di carne non è dilagante. Bisognerebbe che gli esagerati cambiassero urgentemente stile alimentare e non indulgere alla tentazione, con una perifrasi: occorre rafforzare lo spirito e indebolire la dose di carne!