«Ecco perché lo Scudo Crociato è stato un partito più laico degli altri»
Dalla scrittura della al viaggio a Washington di De Gasperi, dall’idea geniale di coalizione ai rapporti con il Vaticano: un “grande vecchio” racconta come nacque la Balena Bianca
Nel tondo, Ciriaco De Mita. In alto, da sinistra, bambini leggono su l’esito del referendum per la scelta tra monarchia e repubblica e un manifesto del Pci per la campagna elettorale del 1946; il presidente Enrico De Nicola firma la Costituzione il 27 dicembre 1947, alla presenza di Alcide De Gasperi e Umberto Terracini.
C’ era una volta la diccì. Lo Scudo Crociato. La Balena Bianca. Il partito Stato, il partito delle correnti, dei dorotei, dei morotei, dei basisti, degli andreottiani… Il partito di cui fanno parte sia Giorgio La Pira, soprannominato “il sindaco santo”, sia Vittorio “Ajo oio Campidoio” Sbardella, detto lo Squalo. Il partito in cui c’è tutto e il contrario di tutto. « Nel ventre della Balena convivevano la reazione e il progresso, l’onestà e la corruzione, la riforma agraria e la speculazione edilizia, il buon governo e il colera, la santità e la mafia, Bachelet e Ruffilli vittime del terrorismo e la P2 » . Lo scrive Marco Damilano in Democristiani immaginari ( 2006), che è un catalogo travolgente di democristianerie assortite. Quando nel 1993 la Dc muore spiaggiata, insieme con tutta la Prima Repubblica, Michele Serra su Cuore gli dedica un’orazione funebre, Souvenir Dc: « I caffé dell’Ucciardone, i ministri coi cappucci, i figlioli di Leone, le Carlucci (…). Le uniformi di Cossiga, i notabili in grisaglia, il costume con la riga di Bisaglia » . E ancora: « Nonno Alcide in aeroplano, sull’Oceano americano, la Renault senza decoro di Aldo Moro » . « La Renault senza decoro » è quella rossa dove il 9 maggio 1978 viene trovato il corpo