C’è poesia nel ritorno di Camilla sulla Terra
Piaceri&Saperi / L’incontro con Ipazia e la conchiglia fossile ricevuta in dono
Camilla ha solo 20 anni e pare un uccellino tanto è esile. Avesse un fulmine disegnato sul volto potrebbe sembrare una stella del rock. Del resto è, appunto, una fanatica del rock, e non si separa mai dagli auricolari. Eppure a questa ragazzina è stata affidata una missione importante: volare verso l’asteroide 2003- SD220 e di lì cercare la musica dei pianeti. L’atterraggio è facile, ma la grande sorpresa è incontrare, in un mondo che dovrebbe risultare disabitato, una donna. Bellissima, con un portamento nobile, avvolta in una tunica come un personaggio dell’antichità. Ha con sé un telescopio cui rivolge in continuazione lo sguardo. Dice di essere filosofa e astronoma, di chiamarsi Ipazia e di essere vissuta nel quarto secolo dopo Cristo. Diventano di Roberta Torre (nella foto sopra) Illustrazioni Pia Valentinis rueBallu, pp. 112, 20 euro amiche. La donna, che proviene da Alessandria d’Egitto, racconta a Camilla la sua vita e la sua passione per lo studio. Insegnava al Museo, a gente di ogni classe sociale, e questo l’ha resa invisa a molti. A ucciderla sono stati dei fanatici, i monaci del deserto. Ora, osserva le stelle cercando di raccogliere tutti i suoni dell’universo, quelli originati da ogni esistenza passata. Prima del ritorno sulla Terra, Camilla riceverà un dono: una conchiglia fossile che, accostata all’orecchio, le permetterà di sentire finalmente la musica dei pianeti. Delicato connubio di invenzione e realtà storica, ricco di poesia. Dagli 8 anni in su.