Sui flutti di oggi del Mare Nostrum
Miti senza tempo, capaci di restare indenni nei secoli, diventando osservatori privilegiati per ri- leggere la contemporaneità. Archetipi come Otello eMedea dimostrano. Li ha incorniciati nella sua nuova stagione ( al via stasera) il Macerata Opera Festival, la quinta con guida artistica di Francesco Micheli. Poliedrico nel suo approccio registico al mondo dell’opera e non solo in quello, ha scelto per Macerata la via del tema conduttore. Vincente: successo in crescita e per quest’edizione, la 52esima, l’antico e l’oggi sulle rive delMediterraneo. Vi son nate culture, consumati eccidi, complessi rapporti di interazione tra popoli. Così Otello di Verdi - titolo inaugurale, protagonista il tenore Stuart Neill e bacchetta di Riccardo Frizza -, parla dei rapporti tra popoli ed etnie dalla claustrofobica Venezia del regista spagnolo
FESTIVAL
Paco Azorin ( nel tondo), al suo primo Moro verdiano ( sopra), ma con all’attivo ben 250 regie. Ai tempi del Mare Nostrum pure la vicenda di Norma di Bellini ( domani il debutto dello spettacolo di Di Gangi- Giacomazzi): attesa la performace di Maria José Siri protagonista, futura Butterfly scaligera il prossimo 7 dicembre. Il terzo titolo la ripresa di Trovatore di Verdi, regia di Negrin ( 24 luglio). Personaggio borderline, Medea animerà il Festival Off ideato da Micheli. Un viaggio da Cherubini a Pasolini tra mito callassiano e contemporaneità incarnata da Daniela Dessì. Serata no profit ( 11 agosto), a favore del progettoMilioni di passi, per dare sostegno ai migranti dell’attuale Mare Nostrum.
Gian Luca Bauzano
Macerata Opera Festival Dal 22 luglio al 14 agosto - sferisterio.it