Sex & The Science
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IL MASCHIO IDEALE? “CACCIATORE” Uno dei tratti distintivi dell’homo sapiens è la capacità di collaborare con i suoi simili per ottenere un risultato. Non siamo i soli a farlo in natura e basta guardarci in giro per comprendere come, per moltissime altre specie animali, la cooperazione è un comportamento comune. Se una differenza c’è, è che noi l’abbiamo sviluppata in campi diversi (non solo la caccia, le cure parentali o le relazioni di gruppo) e in modi talvolta molto sofisticati. Eppure, a ben guardare, siamo rimasti dei “primitivi”, cacciatoriraccoglitori com’eravamo un tempo. Uno studio dell’Università di Santa Barbara ha analizzato i motivi che ci guidano nelle scelte di un partner con cui collaborare. Che cosa c’interessa di più? Che sia bello? Onesto? Ricco? Capace? Simpatico? Intelligente? Dipende dalle circostanze, si dirà, ma in una situazione “neutra”, nella quale cioè non si conosce esattamente che cosa dovremmo fare insieme, quale caratteristica cerchiamo per prima? Maschi e femmine non hanno dato la stessa risposta. Per i maschi, l’elemento più importante emerso da una serie di test è che il potenziale partner sia “produttivo”. In prima istanza gli aspetti morali e caratteriali contano meno: cerchiamo qualcuno che ci aiuti a raggiungere l’obiettivo nella pratica e che dunque sia fisicamente forte e determinato, capace di toglierci dai guai se necessario. È tipico delle società dei cacciatori, quale eravamo nel tempo in cui grazie alla capacità di cacciare in gruppo (non solo per questo, ovviamente) ci siamo affermati come specie dominante. Per le femmine il discorso è diverso. In un processo collaborativo non si cerca tanto una partner forte, quanto una persona capace di reciprocità, socialmente attiva. Qualcuna con cui instaurare un rapporto solidale di lunga durata, più che immediatamente produttivo. È