Le Corbusier spinge il turismo
/ Atteso un aumento là dove il maestro lasciò opere ora classificate dall’Unesco
Tra le innumerevoli tragiche conseguenze degli attacchi terroristici, i francesi fanno i conti anche con il rischio che i turisti scelgano altre località per le loro vacanze. C’è però un paese che proprio quest’anno spera di veder aumentare il numero di visitatori. È Firminy, nel dipartimento della Loira, comune di poco più di 17 mila abitanti che si sente un po’ come se avesse vinto alla lotteria da quando l’Unesco ha classificato tra i patrimoni dell’umanità la sua Casa della cultura disegnata da Le Corbusier nel 1958. L’edificio fa parte di un complesso che comprende anche un palazzo d’abitazioni, una chiesa, uno stadio e una piscina, portata a termine, quest’ultima, da André Wogenscky, un discepolo del grande architetto che morì prima di veder realizzate tutte le opere. Fino a oggi solo gli esperti di architettura mettevano piede a Firminy per studiare la Casa della cultura, ma ora gli abitanti si aspettano un boom di visitatori. «In Giappone», ha spiegato il sindaco Marc Petit al settimanale francese Le Point, «i tour operator costruiscono i loro circuiti in funzione delle liste dell’Unesco. Contiamo dunque di ricevere tanti turisti giapponesi e asiatici». Le statistiche sono dalla sua: l’iscrizione di un sito tra i patrimoni dell’Unesco aumenta la frequenza turistica in media del 30 per cento, ma ci sono i casi precedenti di Bordeaux (+50 per cento) e di Le Havre (addirittura +500 per cento circa) che fanno brillare gli occhi al sindaco e agli abitanti. Naturalmente, l’incremento turistico muoverà tutta l’economia della zona, sviluppando innanzitutto i comparti alberghiero, della ristorazione e del commercio in generale. Ma il piccolo comune ha già ottenuto un finanziamento di 6,1 milioni di euro destinati al restauro dello stadio. Naturalmente, il primo passo per accogliere i turisti è stata la nomina di una nuova direttrice e la messa a punto di un nuovo e più ricco programma culturale.