La congiura dei Pazzi in 26 pugnalate
Piaceri&Saperi / Intrigo rinascimentale con assassinio di Giuliano de’ Medici
Diciamo Rinascimento e pensiamo a due secoli, il XV e il XVI, di splendore culturale e artistico. Rinascimento è ricerca di bellezza e armonia. Ma, a ben vedere, è anche il rovescio: è, in Italia, violente e micidiali lotte fra parti avverse, è intrighi, avvelenamenti, condanne a morte senza processo, torture. È il trionfo delle grandi battaglie di massa, come quella di Pavia ( 1525). Affogati nella contemporaneità, i ragazzi a scuola si avvicinano ancora a tutto questo? Ho molti dubbi. Ci soccorrono, per attirarne l’attenzione, i romanzi storici. Ottimo e sorprendente, il romanzo di Gregori Grgic ˇ racconta, con una precisa ricostruzione dei fatti, un dramma fra i più cruenti dell’intero XV secolo: la congiura dei Pazzi, una famiglia di ricchi banchieri fiorentini, che, su mandato di papa Sisto IV, tentarono di abbattere la Signoria dei Medici. Congiura culminata il 26 aprile 1478, durante la messa in Santa Maria del Fiore, quando Lorenzo de’ Medici fu ferito, e il fratello, il bel Giuliano, assassinato, anzi massacrato con 26 colpi di pugnale e di accetta ( come rappresentato nella pittura qui a fianco). Terribile la reazione di Lorenzo, che ne uscì vincitore, e numerose le impiccagioni. Strepitosa sagacia narrativa nel far rivivere le diverse fasi della congiura. Pubblicato in una collana per tutti, è adatto dai 15 anni in su. Massimo Gregori Grgicˇ,