Noseda dirige a Merano
Nella località altoatesina, settimane musicali dal barocco al sinfonico
Quest’anno a Merano l’estate sarà più lunga. Almeno per gli appassionati di musica classica. Le Settimane Musicali Meranesi ( 23 agosto- 22 settembre), blasonato appuntamento che porta qui i grandi interpreti della sinfonica, si arricchiscono di un pre- festival che anticiperà di una settimana ( 16- 20 agosto) la kermesse. Per la prima volta il cartellone sarà diviso in cinque sezioni ospitate da sedi diverse: i concerti sinfonici al Kursaal, la musica barocca al
e nelle chiese, i progetti trasversali al Teatro Puccini e al Kursaal, la musica da camera al e quella a cappella nei castelli e nelle chiese
Pavillon des Fleurs NEI LUOGHI DELL’INSURREZIONE TIROLESE
Sandhof, dei dintorni. Tra i concerti da non perdere, quello d’apertura con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly; le note barocche dell’Ensemble Concerto Köln ( 28/ 8); la London Symphony Orchestra con la direzione di Gianandrea Noseda ( 1/ 9); il Coro filarmonico da camera dell’Estonia ( 8/ 9) e gli archi canadesi del St Lawrence String Quartet ( 10/ 9). Se cercate un classico anche per la notte prenotate all’Hotel nel tranquillo quartiere di Costruito nel 1885 ( allora si chiamava Hotel Austria) è un piccolo gioiello liberty e della Bella Epoque conserva architettura e decori, dal centenario ascensore ( è del 1914) al pavimento
Adria, Maia Alta.
MuseoPassiria, alla veneziana del foyer, dalle colonne in stucco del ristorante agli arredi retrò della sala lettura. E non mancano piccoli plus: in ogni camera c’è uno zaino da escursione a disposizione degli ospiti, il ristorante è citato dalla guida Gault-Millau, la spa offre trattamenti al pino cembro, alla lana di pecora, all’olio di pietra tirolese ( hotel- adria. com, doppia con colazione, cena e spuntino, da 99 euro a persona). Merano è un’ottima base di partenza per passeggiate a media e alta quota. Provate a seguire l’intricata rete deiWaalwege, i sentieri lungo i canali d’irrigazione realizzati nei secoli scorsi dai contadini per portare l’acqua dove non ce n’era. Una liquida ragnatela che si allarga a raggio in tutta la valle intorno a Merano, scandita da edicole votive e campanelli, che un tempo suona-