Bellezza uguale Giustizia
Quanto conta la bellezza nella nostra vita e quanto è indispensabile per la formazione e l’educazione delle prossime generazioni? Per gli antichi greci il legame tra giustizia e bellezza era inscindibile, una relazione che continua anche nel Rinascimento italiano ma che con l’avvento della modernità si spezza. Noi che viviamo in Italia, che siamo circondati da una valanga di bellezza non dobbiamo solo cercarla, scoprirla, ma tutelarla, valorizzarla e gestirla. La promozione della bellezza ci aiuta ad approfondire insieme i temi della giustizia e quindi a costruire una società più giusta, migliore: Bellezza e Giustizia, bellezza è giustizia. Chi deve garantire l’applicazione di questo diritto? Il governo, la scuola, i grandi media, le famiglie e finalmente l’iniziativa privata che per anni in Italia è stata invece vista come un pericolo assoluto, perché solo lo Stato pareva autorizzato ad agire in quest’ambito. Le società di stampo protestante sanno bene che coloro che hanno molto ricevuto dal loro lavoro e dalla fortuna, sono tenuti a rendere alla collettività parte di quanto hanno ottenuto e lo fanno attraverso iniziative solidali e di salvaguardia della bellezza: finalmente, anche da noi la musica sta cambiando. E a questo proposito va assolutamente ricordato l’impegno di Carla Fendi per il Festival di Spoleto: a luglio scorso ha promosso l’esecuzione di uno dei capolavori assoluti della musica di tutti tempi, il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi e ha patrocinato una performance su di « un percorso nella modernità del barocco » , coadiuvata da uno straordinario « professionista della salvaguardia bellezza » come è Quirino Conti. È importante ricordare questi sforzi, perché ( basta accendere la tv) altrimenti la Bruttezza ci invade e se ciò accade, l’Ingiustizia può vincere.