Le mie “vittime” si arrabbiano poi vengono a vedermi
Da figlia di giostrai addetta al tirassegno a star della tv: Virginia Raffaele ormai compete solo con Crozza. Per le sue parodie “intelligenti” che nascono così...
Roma. Appuntamento in un bar del quartiere Prati. È ora dell’aperitivo. Virginia Raffaele parla svelta e con lieve cadenza romana. Le portano il suo Moscow mule in un bicchiere di metallo accompagnato da alcuni pezzetti di zenzero fresco. Ne ingolla uno. Le va di traverso. Simula di proseguire l’intervista con voce strozzata: « Me… gh... spiasce » . Appena evoco una delle sue parodie si trasforma: cambia tono, storce il collo, inarca la spina dorsale, cinguetta, toscaneggia. Fioccano personaggi. Boschi che sbatte gli occhioni e ipnotizza “concrethamente” il cronista che le sta di fronte. La Fracci étoile altezzosa con la esse sibillina che stende la rivale con un rond de jambe. La Versace stilista dal volto di gomma che perde pezzi. La Minetti e i suoi amici chips. La Ferilli che per sbaglio alle Comunali di Roma dà la sua preferenza a Garrison, coreografo di Amici. Belén che propone selfie ai passanti piegandosi in un cascqué spezzaschiena: « L’osteopata mi ha detto che è una posizione innaturale e che dovrei evitarla » . Dopo l’ultima apparizione sanremese, Virginia ha ricevuto offerte urbi et orbi: ha rifiutato un ruolo importante in un film, nel 2017 realizzerà un suo programma per la tv di Stato e sta preparando la seconda tournée del suo one woman show Performance. In autunno sarà ospite fissa della trasmissione Rai condotta da Mika. « Per ora l’ho sentito una sola volta al telefono. Ero in treno, la linea barcollava e lui parlava... alla Mika. Non ci ho capito niente. Gli ho urlato: “Mikaaa. Vedemose prestooo”. Non so che cosa si aspettino da me. Mi piace essere coerente con gli spazi che mi ospitano. Non sarebbe male cantare insieme » . Virginia, oltre alle parodie, ha creato una serie di caratteri/ mostri italiani che fa vivere nei suoi spettacoli o nelle grandi ospitate: la poetessa trans Paula Gilbert Do Mar, autrice del verso immortale « Deponi le armi e mostra l’ardore, zero alla guerra e cento all’amore » , o Giorgiamaura, aspirante cantante da talent, che è riuscita a duettare con Emma Marrone alla corte di Maria De Filippi. « Mi piace dare un respiro reale ai personaggi immaginari. Giorgiamaura ha un suo profilo Twitter con ventimila follower. Magari potrebbe pubblicare un album. Il modello per questi tipi umani è Carlo Verdone: ironia e amarezza. Mi vorrei evolvere sempre di più in questa direzione. Preferisco la satira di costume a quella politica » . Già. Nel frattempo però Virginia ha collezionato le proteste del parlamentare Pd Michele Anzaldi, che due anni fa ha scritto alla presidenza della Rai per denunciare l’imitazione del ministro delle Pari opportunità, e quelle di Daniela Santanchè e