Corriere della Sera - Sette

Le star del K-pop vogliono far smettere di fumare i soldati

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Baby Soul, Jiae, Jisoo, Mijoo, Kei, Jin, Sujeong e Yein: a noi italiani non dicono molto, ma le Lovelyz sono uno dei gruppi più famosi del cosiddetto K-pop, la musica coreana considerat­a assai influente (anche dal magazine americano in Corea del Sud, e in realtà in tutta l’Asia, Giappone in testa. L’immagine della band femminile, poi, è in assoluto fra le più positive. Di certo è anche per questo che il governo di Seul ha deciso di ingaggiarl­e per cercare di estirpare una delle “piaghe” più diffuse del Paese: il fumo. In particolar­e, nelle caserme. In Corea del Sud, infatti, la percentual­e di fumatori maschi è fra le più alte del mondo, intorno al 40%, e molti cominciano quando vanno sotto le armi. Così, un calendario con le foto delle otto ragazze verrà distribuit­o nelle caser- me a tutti i militari con un preciso messaggio anti-fumo. Ma, come disincenti­vo, non ci si fermerà solo a questo. Le Lovelyz infatti terranno un talk show sul canale televisivo militare a cui parteciper­anno come ospiti i soldati che avranno dimostrato di essere capaci di buttare via per sempre il pacchetto. Per i più bravi, e fortunati, le ragazze fungeranno anche come “consulenti personali del K-pop”: allo show di fine anno, poi, parteciper­à la compagnia che, complessiv­amente, sarà riuscita a convincere più uomini a mollare il fumo. L’obiettivo del ministero coreano è ridurre il numero dei fumatori del 30%. Con un metodo che ricorda tanto quando le star americane venivano mandate a cantare per le truppe nella Seconda guerra mondiale: sarà interessan­te vedere se – e quanto – ancora oggi funzionerà.

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