Il dolore di Auschwitz nelle parole di Ahmed
Piaceri&Saperi Una classe di liceali racconta gli orrori del nazismo
Che possibilità ha un giovane nero, cresciuto nei quartieri popolari del dipartimento del Val- de- Marne, pura banlieue, a 13 chilometri da Parigi? La cittadina ospita un miscuglio di etnie che campano a fatica e con mille problemi. Ma lui, il ragazzo Ahmed Dramé, 16 anni, ha la fortuna di avere una madre, arrivata in Francia dal Mali, coraggiosa e grande lavoratrice, che ne sostiene le aspirazioni, e quella di aver incontrato, al liceo Léon Blum, un’insegnante di Storia all’apparenza severa come un maresciallo, ma desiderosa di aiutare i ragazzi a emanciparsi da un destino di emarginazione, anche culturale, che parrebbe inevitabile. È, dunque, la temuta prof Anglès che fa alla classe una proposta insolita: partecipare al Concorso naziona- di Ahmed Dramé (nella foto qui sopra) Vallardi, pp. 154, 13,90 euro le della Resistenza e della Deportazione. Proposta derisa dagli altri insegnanti, che ritengono i ragazzi inadeguati e immeritevoli. E il tema trattato parrebbe agli antipodi rispetto ai loro vissuti: « I bambini e gli adolescenti nel sistema concentrazionario nazista » . Ma la classe si appassiona: condividono gli uni con gli altri un’esperienza importante e traumatica, messi di fronte agli orrori di Auschwitz, e incontrati alcuni sopravvissuti, « i testimoni della morte, logorati da essa, e colpevoli di esserle sfuggiti quando tutta la loro famiglia era stata sterminata » . I ragazzi vinceranno. Un romanzo di dolore e di speranza. Dai 12 anni in su.