Pensieri e (poche) parole
Attivista com’è il leader leghista Matteo Salvini per prendersi una pausa di riflessione ha dovuto decidere di sdraiarsi su un lettino a donare il sangue. Svolta buonista? Ferie di ferragosto, qualche giorno di riposo non si nega a nessuno, a cominciare dai politici, anche se mala tempora currunt! Giorni che dovrebbero aiutare a pensare e riflettere sulle passate intemperanze ed errori. Così, atteggiati in pose pensose nei loro buen ritiri, nelle sempre più striminzite pause agostane riflettono tutti, sindaci di belle speranze, leader semi azzoppati, ex condottieri giurassici. Il grande sconfitto della Brexit, il leader laburista Jeremy Corbyn, europeista tiepido, si è addirittura messo sotto un cartello con su scritto Rescue, Salvataggio, per concentrasi meglio sui passati sbagli. E il nostro ex aspirante sindaco romano Roberto Giachetti scruta le difficoltà della vincitrice e rivale Virginia Raggi, afflitta dai miasmi della spazzatura capitolina, forse per consolarsi. Pensa se al suo posto ci fossi stato io, mi avrebbero massacrato anche peggio! Ozi veri e propri e altamente rigeneratori solo per la energica neo leader britannica Theresa May uscita fuori dal cappello del disastro Brexit. Vispa più della Merkel affronta camminate coraggiose con caschetto di potere biondo indefinito, simil Cancelliera, e sempre in coppia con il marito Philip, quasi a cementare le somiglianze con la coppia tedesca: si armano di bastoncini nordic walking e insieme partono alla conquista delle Alpi svizzere.
Theresa May, la neo leader britannica, per una volta senza ghigno, affronta prove di resistenza estive insieme al marito Philip. Destinato a diventare famoso almeno quanto il signor Merkel.
La premier norvegese Erna Solberg troneggia sul presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena: sono solo incontri bilaterali di routine, ma sembra quasi una dichiarazione di guerra.