Riforma delle pensioni
Il sistema pensionistico cileno, privatizzato dal regime militare negli anni Settanta, e che servì da esempio per altre riforme nel mondo, ha i giorni contati. Non verrà sostituito, ma mitigato nelle intenzioni del governo di Michele Bachelet. Uno degli obiettivi è aumentare di cinque punti la contribuzione a carico del datore di lavoro e quindi il valore dell’assegno mensile di chi smette di lavorare. Un terzo dei 4 miliardi di dollari del costo finale della riforma sarà però a carico delle casse dello Stato. La Bachelet ha chiesto un “grande patto sociale” tra i lavoratori e le imprese per portare avanti la riforma. Al momento il sistema pensionistico cileno è quasi del tutto in mano a sei grandi fondi privati, che gestiscono attivi per oltre 160 miliardi di dollari.
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