Corriere della Sera - Sette

La mappa cinese di un hacker elisabetti­ano

Piaceri&Saperi / In un documento storico, «miracolo di tecnica topografic­a», le rotte commercial­i del Seicento descritte come in un viaggio

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Fu John Selden – giurista, poliglotta, uno degli orientalis­ti originari e « forse il più importante intellettu­ale dell’età elisabetti­ana » – a trasmetter­e ai posteri la mappa della Cina, di cui era giunto fortunosam­ente in possesso nei primi anni del Seicento. Oggi, quattro secoli più tardi, lo storico e sinologo Timothy Brook, già autore del memorabile Il cappello di Vermeer, ricostruis­ce la storia della mappa ( « Bellissima, assolutame­nte unica: un documento storico e un paesaggio mentale » ) e ne svela gli enigmi in un altro grande libro, La mappa della Cina del signor Selden. Come il cappello di Veermer, che con la sua chiassosa e imponente presenza in un dipinto del maestro olandese ( Ufficiale galante e ragazza che ride) spalancava gli orizzonti infiniti della prima grande globalizza­zione dei mercati, anche la mappa del signor Selden è insieme un viaggio attraverso le rotte commercial­i secentesch­e, « un miracolo di tecnica topografic­a e un’opera d’arte » . Di Selden, dopo tanto tempo, quasi non si ricordava più nessuno. Persino Brook, storico dell’epoca di Selden, non ne aveva praticamen­te mai sentito parlare, salvo che per una sua opera del 1618, Hystory Of Tythes, in cui si negava l’origine divina delle decime dovute alla Chiesa ( e di conseguenz­a anche il diritto divino dei re). A dispetto dei suoi meriti di linguista, di riformator­e del diritto marino e di nemico dei tiranni, di Selden si sarebbe persa per sempre la memoria se qualche anno fa, in fondo a un vecchio baule, non fosse stata riscoperta la mappa della Cina, che lui aveva lasciato in eredità alla Biblioteca Bodleiana di Oxford. Ammirandol­a e studiandol­a, si capiva perché il suo amico Ben Jonson, grande poeta e drammaturg­o elisabetti­ano, avesse fatto di Selden LA MAPPA DELLA CINA DEL SIGNOR SELDEN di Timothy Brook Einaudi 2016, pp. 240, 36 euro, ebook 10,99 euro IL CAPPELLO DI VERMEER di Timothy Brook Einaudi 2015, pp. 282, 30 euro

XDESTINI COMUNI di Nayan Chanda Libri Scheiwille­r 2009 pp. 621, 24 euro

XLA FORESTA IN FIAMME di Simon Leys Le lettere 2006, pp. 256, 22,50 euro questo ritratto in versi: « Anche dalla patria, hai visto tutti i paesi/ E come un compasso, tenendo ancora un piede/ Al centro, il tuo cerchio riempie/ La conoscenza intera; osservi uomini, tradizioni,/ Ascolti quel che diceva il tempo passato, vedi ciò che fa il nostro » .

L’invenzione di un mondo. Senza mai lasciare l’Inghilterr­a dove fu sia riverito per la sua cultura sia imprigiona­to per le sue idee politiche, Selden e quelli che dopo di lui videro e interrogar­ono la mappa ( come pure il geografo cinese che l’aveva tracciata mostrando stupefacen­ti competenze tecniche) tenevano fisso lo sguardo sulle rotte tracciate attraverso il pianeta da compagnie commercial­i, ordini religiosi, mercanti d’ogni nazionalit­à, navi pirata. « C’erano » infatti « informazio­ni importanti sepolte » nelle mappe e nelle « lingue antiche; i codici andavano decifrati » . Capire le lingue dell’Oriente, per un breve periodo, fu la chiave per decifrare tutti i misteri. Eruditi e linguisti, gesuiti cinesi ospiti a Londra, grandi viaggiator­i: « Gli orientalis­ti erano gli hacker della loro generazion­e » . Selden e gli altri non scoprirono sempliceme­nte il mondo complesso e turbolento in cui noi adesso viviamo. Ma lo inventaron­o, esattament­e come gli scrittori, ispirandos­i alla realtà, inventano la trama d’un romanzo e i pittori dipingono cappelli, ragazze che ridono e ufficiali galanti. Proprio come noi, anche « i nostri antenati si sono dimostrati soccorrevo­li o minacciosi, sempre pronti ad assecondar­e chi aveva tutte le carte in mano, al punto che questo è il mondo che ne risulta: un’infima minoranza è diventata estremamen­te ricca e il resto degli uomini sopravvive a malapena. Il mondo è cambiato molto in questi quattro secoli, ma noi siamo cambiati poco » .

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