Ludwig, quarant’anni in piena forma
Piaceri&Saperi / Il museo di Colonia festeggia il suo giubileo. E con lui i grandi nomi della scena contemporanea mondiale
rantennale e lo fa in grande stile coinvolgendo nella mostra We call it Ludwig ( dal 27/ 08 all’ 8/ 01/ 2017) ventincinque artisti che hanno già esposto qui, tra cui gli africani Adéagbo e Kingelez, Hernández, Rosemarie Trockel, Höfer, Oldenburg, Haacke.
L’unione fa la forza. « Siamo il terzo museo al mondo quanto a capolavori di Picasso ( un centinaio di opere), abbiamo poi la più importante collezione di Pop art americana fuori dagliUsa oltre che la più importante raccolta dell’ Avanguardia russa fuori dalla Russia. Un patrimonio inestimabile che qualifica il nostro museo a livello internazionale, permettendoci collaborazioni con il MoMa, la Tate e il Pompidou » , dice Yilmaz Dziewior, direttore del Ludwig. « Per il XX secolo offriamo un’ampia panoramica dell’Espressionismo tedesco, in particolare con le opere di Beckmann, e poi con gli importanti lavori della Neue Sachlichkeit » . Peter e Irene Ludwig hanno concepito la loro collezione in funzione di una diffusione europea ed extraeuropea creando, con la loro Fondazione, altre realtà museali anche a Budapest, all’Avana, a Vienna, San Pietroburgo, Pechino ( sono stati tra i primi ad interessarsi all’arte contemporanea cinese). « Ogni museo è indipendente ma fa parte di una grande “famiglia” e per questo noi direttori dei musei ci riuniamo ogni anno ad Aquisgrana da dove appunto ha origine la collezione, e