Corriere della Sera - Sette

Il valore del voto degli anziani

/ I nonni hanno spinto la Brexit. C’è chi pensa davvero di escluderli dalle elezioni? Al di là del suffragio, che dev’essere per tutti, la loro opinione ha valore universale

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Caro Beppe, sull’onda del risultato del referendum britannico (dove la grande maggioranz­a dei nonni ha votato per Brexit), mi sono fatto l’antipatici­ssima domanda: è giusto che gli anziani votino? Quale è l’età oltre la quale, mediamente, non ci si può aspettare decisioni informate e consapevol­i? Più degli aspetti fisiologic­i e sanitari, mi preoccupan­o quelli psicologic­i. Un anziano è portato a mantenere le cose come stanno, sogna i bei tempi andati e vede minacce in ogni cambiament­o. Il suo progetto di vita è quasi terminato; e non è interessat­o ad altri progetti. Le votazioni hanno invece effetti sul futuro e alcune scelte devono avere implicazio­ni a lungo termine. Che decisioni potremo prendere in Italia e in Europa se a decidere del futuro sarà una maggioranz­a di anziani?

Matteo Bragotto mbragotto@cgt.it

Accidenti, Matteo: ci sei andato pesante ( prevedo vivace dibattito sul tema). Non hai indicato però la tua età, e sarebbe stato utile. Mi limito a qualche consideraz­ione generale. Il suffragio universale – guai a chi lo tocca – prevede che tutti votino. Tutti vuol dire: giovani e vecchi, ricchi e poveri, istruiti e meno istruiti. Per compensare lo sbilanciam­ento, in società che invecchian­o rapidament­e ( come l’Italia), qualcuno ha proposto di assegnare ai genitori un voto per ogni figlio minorenne: potrebbe essere un’idea ( ma non passerà mai). E poi: siamo sicuri che gli anziani siano poco lungimiran­ti? Nella tradizione cinese – ma anche in quella rurale italiana – vengono consultati fino all’ultimo giorno di vita: si presume abbiano esperienza e offrano consigli disinteres­sati. Mio padre, come qualcuno di voi sa, è scomparso in marzo, alla vigilia del secolo di vita. Negli ultimi anni, quando andavamo a fare quattro passi, si fermava estasiato davanti ai neonati e ai bambini piccoli. E diceva alle mamme e ai papà: « Io vado, loro arrivano. Questa cosa mi dà felicità, sapete? » . Non avrebbe dovuto votare, papà? Vi assicuro che ha votato sempre, probabilme­nte scegliendo meglio di me.

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