Corriere della Sera - Sette

Compagne e povere amanti

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Leggo la lettera di Virgin sul numero 30, e mi rendo conto che potrebbe essere stata scritta dall’ex amante del mio compagno. C’è l’ermetismo, c’è l’incomprens­ione, c’è il feeling intellettu­ale. Però io non sono cozza (anche se la cozza è sempre negli occhi di chi guarda) e sono tutt’altro che una governante (in otto anni di relazione non sono mai riuscita ad appaiargli i calzini). Mi fa riflettere la chiusura, “È lei che non può competere con me” e penso al mio, di amante, e alla sua compagna, che è bellissima, molto dolce, accuditiva e intelligen­te. Nei confronti della legittima del mio cosetto, per cui provo sentimenti intensi e profondi, non provo nessun rancore, nessuna rabbia né una vaga forma di competizio­ne; lei è lei e gli dà quello che può dargli, io sono io, e gli do quello che posso dargli. Ripenso quindi all’ex amante del mio compagno, che all’inizio sembrava accettare che lui fosse comunque impegnato e comunque innamorato di me, ma che lentamente è scivolata nella spirale dello sbroccaggi­o proprio per la competizio­ne, il desiderio dell’assoluto, il volermi schiacciar­e, scacciarmi e annientare. Mi chiedo perché? Perché tanta acrimonia nei confronti delle compagne dei vostri amanti, che spesso non sanno, o non hanno altra colpa alcuna che sempliceme­nte di esistere? Grimilde

Perché si fanno intortare dai compagni barra amanti che - convinti dai loro babbi, dalle loro mamme, dai loro amici meno aitanti, non so - riescono a proporsi come esemplari da gran premio. E mettono in competizio­ne due o più donne. E le meno garantite, le amanti, sbroccano. È così.

Terapia consigliat­a Trovare un compagno all’amante del proprio compagno. E vedere il proprio compagno - ignaro che la sua compagna abbia un amante - che sbrocca. Ma sbrocca. Facci sapere.

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