Corriere della Sera - Sette

Al cinema divento neocasta E non mi trovo a disagio

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Sopra, Paola Cortellesi. L’attrice è protagonis­ta, insieme alla collega Micaela Ramazzotti, del film (in uscita)

della regista Cristina Comencini. Le due interpreta­no donne molto diverse tra loro anche riguardo al sesso: una ossessivam­ente coinvolta, l’altra chiusa nel rifiuto.

Tutto sul serio, ma anche ridendoci su. E quindi al prossimo “Tempo delle Donne” si comincerà parlando di sesso con le attrici comiche Franca Valeri, Luciana Littizzett­o, Paola Cortellesi, Geppi Cucciari, incrociand­o serietà e leggerezza. Cortellesi, interprete pluridotat­a dello spettacolo italiano, sta anche per uscire con un film, dove è protagonis­ta e co-sceneggiat­rice, regia di Cristina Comencini. Non è facile scrivere di sesso, trovare la giusta misura. Riusciamo a definire il linguaggio ideale con un aggettivo? «Se me ne concede due, di parole, direi ispirandos­i alla commedia sofisticat­a». Intende dire quelle in bianco e nero della grande Hollywood? «Perché no? Quelle erano sublimi, capolavori. Noi prima di tutto (sulla base della bellissima pièce di Cristina La Scena) ci siamo divertite a scrivere a tre, Cristina, Giulia Calenda ed io. Ecco ho trovato, arriverei a tre aggettivi per definire il nostro linguaggio: divertente, liberatori­o, delicato».

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