Fu d’estate, nel bosco c’era uno scheletro
Piaceri&Saperi / L’avventura di tre fratelli nell’età dell’ultima innocenza
Anni Trenta, in Inghilterra. Come ogni estate, due famiglie affittano una casa in campagna. Hanno quattro ragazzi in bilico tra infanzia e adolescenza: da una parte i tre fratelli Julius, Ariadne e Fedro, il più piccolo; dall’altra il loro cugino e io narrante che, troppi anni dopo, con i capelli ormai bianchi, racconterà, rivivendola come in un sogno, una vicenda sconvolgente e misteriosa, che turbò quella loro estate, l’ultima dell’innocenza. Perché, nelle loro gioiose scorribande tra il fiume e il bosco, i quattro si imbattono in un antico tumulo dove, calatosi con una fune a rischio della vita, colui che narra trova lo scheletro di un guerriero che giace lì da secoli; e dagli oggetti che, ritualmente, fanno compagnia al cadavere, preleva un bracciale di metallo, bellissimo, a forma di dra- go. I ragazzi lo custodiscono gelosamente e in silenzio, ma da allora si presentano strane apparizioni: un enorme cagnaccio nero che li insegue minaccioso, e il morto, il guerriero insanguinato, che di notte appare nell’ombra davanti alla casa. Vuole vendetta per il furto, così pensano, e li in- vade il terrore. Mentre il panico aumenta, un giorno, al fiume, Ariadne scompare nel nulla. Rapita? Occorrerà non rivelare il finale di quello che consideriamo il miglior romanzo italiano dell’anno, incantevole e terribile storia di fantasmi. Dai 12 anni in su, ma anche per adulti.