I PRECONCETTI DEI GENITORI PER LE FEMMINE
La matematica? Un incubo per moltissimi, dalle elementari in poi. Le scienze piacciono forse un po’ di più, ma nelle materie non umanistiche l’Italia arranca: stando ai dati del rapporto Ocse Pisa, a parte qualche eccezione in alcune aree del Paese, i nostri studenti non sono campioni con i numeri, nonostante la situazione sia comunque migliorata rispetto al passato. Anche per questo la seconda edizione del Festival Fin da piccoli, organizzata a Trieste il 9 e 10 settembre dal Centro per la salute del bambino assieme al Comune di Trieste e all’ospedale Burlo Garofolo ( per info csbonlus. org), avrà come filo conduttore l’apprendimento della matematica e delle scienze: attraverso dibattiti e laboratori dedicati a genitori, insegnanti e operatori culturali sarà possibile capire potenzialità e meccanismi del cervello mentre impara competenze matematiche e scientifiche, conoscere i diversi approcci dell’insegnamento e soprattutto apprendere metodi e strumenti utilizzabili in famiglia per favorire l’avvicinamento dei bimbi a queste materie, che possono essere tutt’altro che ostiche e no- iose. Spesso, infatti, il rifiuto dei numeri e delle scienze dipende da come vengono introdotti i concetti di logica, misura e osservazione dei fenomeni naturali fin dai primi anni di vita: « Riuscire bene in matematica non è solo questione di talento, dice Carlo Tomassetto, docente di psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’università di Bologna e relatore in uno degli incontri del festival. L’interesse, il valore che attribuiamo a questa materia, la percezione di essere più o meno bravi sono fattori cruciali nel determinare la motivazione a imparare, l’impegno per migliorare, la resistenza di fronte ai fallimenti. Comportamenti e messaggi dei genitori, spesso non espliciti né consapevoli o intenzionali, influenzano l’atteggiamento
le femmine hanno tuttora risultati peggiori nelle materie scientifiche ma solo nelle culture ( come la nostra) dove non si crede abbastanza nelle loro capacità. Che sono identiche, come dimostrano le prestazioni matematiche più che brillanti delle ragazze orientali: quel che cambia è l’ansia di fronte ai numeri, molto maggiore al femminile per via dei preconcetti di mamma e papà.
Dimostrare ai figli di credere che possano eccellere in matematica, a prescindere dal sesso, li aiuterà a essere liberi nelle scelte future e ad avere voti migliori. Purtroppo, tuttora le professioni legate alla tecnologia, all’ingegneria e alla scienza vengono considerate dalla maggioranza dei genitori appannaggio dei figli maschi.
Mai raccontare ai figli di essere stati schiappe in matematica o di non averla mai amata: il loro atteggiamento nei confronti della materia dipende molto da