Corriere della Sera - Sette

Colpi d’ala verso il sole

La precisissi­ma migrazione delle farfalle, orientate dai raggi nel cielo

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Sono molti gli animali che migrano. Negli uccelli circa metà delle specie sono migratrici. E poi lo fanno pesci, anfibi, rettili, mammiferi e pure numerosi invertebra­ti. La migrazione è un’andata e un ritorno tra aree che offrono condizioni favorevoli in tempi differenti. Un pendolaria­to ciclico, regolare dove serve sapersi orientare. Il comportame­nto migratorio dei vertebrati è noto mentre meno divulgato è quello degli invertebra­ti. Eppure crostacei, molluschi, ragni, insetti sono in grado di compiere lunghi tragitti sapendo orientarsi. A una recente edizione del Gran Paradiso film festival a Cogne è stato proiettato Butterfly stories, storie parallele di uomini e farfalle. Il racconto centrale mette insieme la farfalla monarca, Danaus plexippus, e un cantautore, nome d’arte Wandering Star, che si mette in marcia, chitarra in spalla, sulla scia della spettacola­re migrazione delle farfalle. Un “road trip” da Chicago al Messico tra musica e sciami di milioni di co- loratissim­e farfalle. Un fenomeno grandioso quello della solo apparente fragile monarca che sverna a sud degli Stati Uniti, a primavera si spinge a nord per riprodursi e d’autunno di nuovo migra verso i caldi inverni. Sfrutta ogni corrente a favore e la sua bussola è il sole. La rotta è così precisa, da sostare, la notte, sempre negli stessi posti. Anche da noi le cavolaie della famiglia Pieridi ( Pieris brassicae e Artogenia rapae) migrando in massa da nord a sud regalano lo spettacolo festoso di orti, giardini, strade spruzzati da migliaia di svolazzant­i farfalle bianche solo apparentem­ente senza meta. È riportato il passaggio di un densissimo sciame a Calais nel 1508 descritto come simile a una fitta nevicata. Così come l’altra Pieride, Colias croceus, farfalla delle vecce, che dall’Europa centrale attraversa le Alpi migrando a sud e coprendo distanze inimmagina­bili per quei “ninnoli di seta gialla” come li definisce nei suoi eleganti versi Massimo dell’Agata ( Lycaenidae, Tracce edizioni).

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