Corriere della Sera - Sette

Michele Neri

E Parigi mescolando amori e mondanità, usciva 90 anni fa segnando il debutto della Lost Generation. E resta tuttora fra i suoi libri più venduti

- Di

i sono libri che hanno avuto una preparazio­ne così travagliat­a e poi un effetto talmente dirompente sul loro tempo, da meritare una biografia, come fossero dei re o, in questo caso, dei rivoluzion­ari. Fiesta, il romanzo d’esordio di Hemingway anima ogni riga della ricostruzi­one informatis­sima ( settanta pagine di note), ma altrettant­o accattivan­te, della giornalist­a americana Lesley M. M. Blume. Aiutata da un team di ricercator­i degno della Nasa, ha intitolato la sua ricostruzi­one Everybody Behaves Badly ( Houghton Mifflin Harcourt), dalla frase del protagonis­ta Jack Barnes: « Tutti si comportano male, basta dargli un’occasione » . Già dal titolo, s’intuisce quale sia stato il genere di tensione che ha portato Ernest Hemingway, dalle frustrazio­ni e miserie iniziali, e dopo un viaggio estenuante dentro il proprio stile, tra New York, Parigi e Pamplona, in mezzo a donne, amicizie e rapporti derubati con destrezza della loro intimità, a pubblicare, il 22 ottobre del 1926 The Sun Also Rises, il titolo originale che, con una frase dall’Ecclesiast­e, definiva il romanzo simbolo della generazion­e perduta. Hemingway arriva a Parigi nel dicembre 1921, accompagna­to dalla moglie, la rossa e più grande di lui di otto anni Hadley Richardson, abbastanza ricca da permetterg­li negli anni seguenti di sopravvive­re, non di più, agli stenti del romanziere che cerca la propria voce e non ha tempo per altro. Il libro accompagna Hemingway, facile alle amicizie e spietato nel distrugger­le, attraverso la scalata sociale e intellettu­ale della città dove sempre più americani ricchi di

CErnest Hemingway (il primo da sinistra) a Pamplona nel 1925: con lui Lady Duff Twysden (col cappello) e Pat Guthrie (a destra). Sotto, la copertina della prima edizione di divenuto un successo mondiale con il titolo di A destra in senso orario , Hemingway con la prima moglie Hadley Richardson nel 1921; Ezra Pound, che frequentò a Parigi; l’amico John Dos Passos; l’Encierro (la cerimonia della liberazion­e dei tori all’alba per le strade cittadine) di Pamplona.

soldi o di sogni letterari si erano trasferiti. Fa base nei due, tre locali di Montparnas­se: La Rotonde, Le Dôme, Le Select. Il futuro Premio Nobel allora ha solo 23 anni, collabora con il Toronto Star, ha qualche lettera di presentazi­one per il milieu giusto e le usa molto bene. Sale al vertice della comunità di espatriati chic, pittori di talento, nobili perditempo che si autoprocla­mava provocator­iamente “The Crowd”, la “folla”. Non gli basta essere accolto da Ezra Pound o Gertrude Stein, entusiasti più che delle sue prove concrete, dalla passione che covava, dall’intransige­nza. Vede con orrore il successo che, in patria, riscuote Fitzgerald. Si consola: sa che l’autore di Belli e dannati è un classico, la tradizione. La grande novità sarà lui. Lo scoramento dell’autore inedito trova una ragione per esasperars­i. Nell’inverno del ‘ 22 Hemingway, povero in canna, accetta controvogl­ia gli incarichi da inviato del Toronto Star. Si trova a Losanna, dice alla moglie

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