Lo strano caso dell’insalata a mollo nel bidè

Dopo Susanna Agnelli entra in scena un’altra signora della posta del cuore e dintorni. È Donna Letizia, che fu maestra di saper vivere

Quando ho pubblicato, sulla scorta di un coltissimo saggio di Alessandro Giammei su Nuovi Argomenti, il pezzo sulla rubrica che Susanna Agnelli teneva su Oggi, mai mi sarei aspettato così tante mail dei lettori. In particolare ad appassionare ( è la parola giusta) è l’episodio della signora che, invitata a una festa molto chic, arrivò in anticipo, chiese di andare in bagno e qui vide con sbigottimento che avevano messo l’insalata a mollo nel bidè. Come comportarsi in un simile frangente, chiedeva la signora a Susanna Agnelli? Il lettore che aveva segnalato il caso non si ricordava più quale risposta avesse dato la titolare della rubrica e mi pregava di indagare.

BON TON. Numerosi lettori stanno collaborando a questa indagine. Il primo è il gentilissimo signor Alvise Memmo il cui prezioso intervento non è risolutivo ma sgombra il campo da un equivoco: « Volevo segnalarle una piccola svista, spero non me ne vorrà. Ricordo benissimo il caso dell’insalata nel bidè, ma la lettera non fu scritta a Susanna Agnelli, ma a Colette Rosselli, la moglie di Indro Montanelli, che teneva sul settimanale Grazia una rubrica di bon ton dal titolo “Saper Vivere”. Le lettere più sapide furono poi raccolte da Colette in un volume dal medesimo titolo. Purtroppo non ricordo la risposta di Colette, mi dispiace » .

DI GRAZIA. Un altro signore ( come è vero che i femminili li leggevano soprattutto i maschi), Paolo A. Langheim, scrive: « Mi ricordo del fatto, che avevo letto, mi sembra su Grazia (???) nella rubrica tenuta da Lady Letizia (???), un sacco di tempo fa. Però si trattava, lo ricordo bene, di una coppia invitata a casa di amici, senza gli altri fronzoli. La moglie aveva dovuto recarsi nella toilette e aveva visto l’insalata nel bidè. Al ritorno in sala da pranzo aveva invitato il marito a non mangiare l’insalata facendo notare l’accaduto a voce non troppo discreta. La padrona di casa si era affrettata a garantire che l’insalata era pulita. La signora ospitata, avendo notato una certa freddezza dopo l’episodio, chie- deva a Lady Letizia (???), se avesse dovuto essere un po’ più discreta. Non ricordo proprio la risposta di Lady Letizia. Ma forse si trattava della Susanna Agnelli » . No, era proprio Donna Letizia ( però, ha ragione lei, Lady sarebbe stato più adatto all’atmosfera) e il giornale era Grazia. Nella sua versione dei fatti, signor Langheim, la storia mi sembra molto più drammatica essendo una cena di poche persone e non una festa con tanti invitati.

La storia della signora che, a cena da amici, scopre una cosa che non doveva scoprire avvince i lettori. E rivela che i grandi consumatori dei femminili erano gli uomini

ALLA KUROSAWA. Questa vicenda dell’insalata nel bidè sembra, con le dovute proporzioni, Rashomon di Kurosawa. Ogni testimone propone una versione diversa. Paola De Anna: « La signora in questione, uscita da bagno, riferì la cosa al marito il quale, durante il pranzo, al momento dell’arrivo dell’insalata disse ai commensali dove la stessa si trovasse poco prima. Intanto la moglie sgomenta lo calciava sotto al tavolo. Questo nei miei ricordi e ancora ne rido » . Il giallo sulla risposta che fu data alla lettrice resta aperto. Ma abbiamo fatto molti passi in avanti nella ricostruzione della esatta dinamica dei fatti. Complimenti a tutti. Alla prossima.

È il nome di un posto che non c’è; viene infatti, com’è noto, dall’immaginazione di Sir Thomas More, che nel 1516, volendo descrivere in un suo libro la società perfetta, scelse di battezzarla unendo le parole greche (“non”) e (“luogo”). Più chiaro di così. Come la società perfetta descritta da More, ogni utopia che si rispetti non esiste davvero, ma l’unico modo per realizzarla è credere il contrario. Nessun luogo è così, qualunque sia il senso che volete dare a questa affermazione.

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