Museo storico della caccia e del territorio
(sotto la direzione di Cristina Gnoni Mavarelli) con una raccolta di armi antiche. Dal 2013 è iscritta (con le altre ville medicee) nei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Gli ambienti sono impreziositi da magnifici arazzi a tema (tra cui quello della vendemmia) e arredi (cassoni intarsiati, dipinti, sculture, stipi e commessi in pietre dure), provenienti dalla collezione di Stefano Bardini acquisita dallo Stato nel 1996.