Il maestro di Hartford
Caravaggio fu l’inventore, con la celeberrima (1597-1598; nella foto), poi venne il maestro di Hartford, pittore anonimo della cerchia del Cavalier Arpino, e con lui la pittura morta diventò un genere, un oggetto del desiderio, un mercato fiorente e un filone pittorico fra i più floridi della Roma barocca tra la fine del ‘500 e i primi decenni del ’600. Il percorso inaugurato dal maestro ebbe parecchi seguaci, come Carlo Saraceni e due eccellenti anonimi come il Maestro del vasetto e il Maestro delle mele rosa. Dal 16 novembre al 19 febbraio, alla di Roma, Caravaggio e il maestro di Hartford è una mostra di taglio scientifico sulle origini del nuovo genere dello still life, documentata attraverso splendide tele. Una collezione di nove dipinti dal XIII al XIV secolo, tutti di provenienza umbra e dedicati al tema della croce dipinta, un motivo iconografico legato alla figura di san Francesco d’Assisi, spesso rappresentato inginocchiato ai piedi del crocefisso, in adorazione. Alla TORINO