Corriere della Sera - Sette

Firma per i salari minimi. Ma i lavoratori non sono contenti

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L’accordo è arrivato, ma questo non vuol dire che chi l’ha firmato sia soddisfatt­o. Industrie tessili, sindacati dei lavoratori e governo cambogiano alla fine hanno concordato che, dall’anno prossimo, il salario degli operai, di fabbriche che lavorano in gran parte per gruppi occidental­i, saranno aumentati del 9,2%. «Il minimo salariale per gli impiegati del settore nel 2017 è stato fissato a 136 euro mensili», ha annunciato il ministro del Lavoro. Ufficializ­zando un incremento pari a 11,9 euro al mese. «Tutti noi sindacalis­ti non siamo contenti», ha precisato Ath Thorn, capo di una delle organizzaz­ioni firmatarie. «Considerat­o il costo della vita, la cifra giusta sarebbe stata di 157 euro». Del resto, firmare è evidenteme­nte stato, a un certo punto, necessario per riportare pace in un settore in fibrillazi­one dal 2012, quando sono cominciate le manifestaz­ioni di piazza: due anni fa, quando lo stipendio era a 73 euro, la polizia di Phnom Penh sparò sulla folla, uccidendo 4 persone. Allora il salario fu portato a 91,7 euro. Le proteste difficilme­nte finiranno: come ha messo in evidenza Human Rights Watch, retribuzio­ni a parte, questo settore, tra abusi e sexual harassment, vede condizioni di lavoro ancora orribili.

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