Il Sessantotto secondo Luigi Preti
Lettera di Luigi Preti del 14 aprile 1968 cui è allegata una “lettera-articolo” che fu poi pubblicata sul Corriere. Alla vigilia delle politiche il quotidiano aveva avanzato il timore di un forte astensionismo. Preti, ministro delle Finanze, interviene con un’analisi dei movimenti di protesta e sostiene che lo scontento verso i partiti sia limitato ai giovani che si ispirano «a un mediocrissimo pseudofilosofo, come il tedesco-americano Marcuse». Nella lettera di accompagnamento, indirizzata al direttore Spadolini, Preti sottolinea come ai governanti spetti di «infondere ottimismo, mentre voi (giornalisti) avete il dovere di fotografare obiettivamente la realtà, qualunque essa sia».