Ritorno a teatro
Cadavere magico e naziskin al cinema, poi il a Londra con Stoppard
Broadway, la luce diafana dei riflettori avvolge il palcoscenico. Al centro, solo, Daniel Radcliffe riceve un fragoroso applauso. Ne viene abbracciato. Ha appena finito di cantare I Believe in You, dialogo con se stesso, riflesso nello specchio di uno spogliatoio aziendale. Se fosse Radames, sarebbe come l’aver fatto centro con Celeste Aida. L’attore britannico, nel 2011, debutta come protagonista in un musical, revival di How to Succeed in Business Without Really Trying, in scena nella Grande Mela. La vicenda? Quella di J. Pierrepont Finch, lavavetri di Manhattan, caparbio e intelligente “crede in se stesso” e così diventa il direttore della stessa multinazionale dove pulisce le finestre. « Che fatica! In scena per un anno, sette giorni su sette, ballando e cantando dal vivo. Ma è stato stupendo » , commenta l’attore illuminandosi nel ricordargli la trionfale esperienza. Si nota: il volto levigato degli infiniti e adolescenziali Harry Potter oggi ha lasciato il posto alla barba, folta e fulva di un giovane uomo, la T- shirt nera che indossa, per contrasto evidenzia l’emozione del ricordo. « Un’esperienza incredibile, la più complessa finora affrontata. Determinante per la mia carriera. La mia fisicità d’attore potenziata, una dura palestra come interprete: se fai un musical scoppiettante come quello devi fingere di essere felice, sempre, anche quando stai attraversando uno dei momenti più brutti della tua vita » . I risultati però... Recite tutte sold out, nomination e vittorie ai Tony, Drama Desk e Grammy Award. Quell’esperienza on the stage per Radcliffe è stata fondamentale, l’inizio del “dopo Potter”. Tant’è. « Ironia della sorte, quando i Daniels mi hanno proposto di girare Swiss Army Man, pensando al mio ruolo e pure al mio coinvolgimento come cantante nella colonna sonora, cosa hanno citato subito? How to Succeed » . Swiss Army Man è una delle ultime fatiche sul grande schermo della star britannica: verrà presen- tato fuori concorso il 23 ottobre prossimo a Roma alla Festa del Cinema, tra gli appuntamenti più attesi della rassegna Alice nella città ( alice. mymovies. it). I Daniels a cui si riferisce Daniel ( Radcliffe) sono il visionario duo di registi- sceneggiatori Daniel Kwan & Daniel Scheinert; Swiss Army Man la bizzarra pellicola con cui hanno debuttato: subito consacrata con il premio per la miglior regia all’ultimo Sundance Film Festival, dove è avvenuta l’anteprima. Nel film Radcliffe è Manny, cadavere magico e flatulente, capace però di salvare Hank ( Paul Dano) dal suicidio, dopo il naufragio su un’isola deserta: con lui stringe una salvifica amicizia e il sentiero del ritorno alla vita è guidato dal meteorismo e dalle erezioni di Manny. « Se questo è il loro debutto, non vedo l’ora di scoprire cosa faranno » . Vuole già candidarsi per il prossimo? « Candidarmi, scherza? Vorrei lavorare con loro fino alla fine dei miei giorni. Il set di questo film è stato in assoluto quello dove ho trovato più affiatamento e coinvolgimento. I Daniels con Alex Aja e John Krokidas, sono tra i migliori registi con cui ho potuto lavorare finora ( con gli ultimi due, Radcliffe nel 2013 ha girato Horns e Kill Your Darlings, ndr.): sanno quello che vogliono e riescono a valorizzare al massimo sia il potenziale del