Il destino di Maduro può attendere
Le autorità elettorali venezuelane decideranno soltanto a fine novembre se ci sarà o meno un referendum revocatorio contro il presidente Nicolas Maduro, come richiesto da milioni di firme raccolte dall’opposizione. La procedura è stata trascinata per le lunghe dall’authority, chiaramente controllata dal governo, per evitare che la consultazione avvenga prima della fine di quest’anno. Secondo la Costituzione, difatti, soltanto in questo caso ci sarebbero nuove elezioni in caso di no a Maduro, altrimenti, con il referendum l’anno prossimo, subentrerebbe il suo vice. Il segretario generale della Oas, l’organizzazione degli Stati americani, Luis Almagro, è durissimo contro il governo venezuelano: «Se non avrà luogo questo referendum, sarà imprescindibile adottare misure drastiche», ha detto.