Il ministro degli Esteri “vede rosa” sul futuro di Gibilterra
Questione di tempo, pochi mesi appena, e le autorità della Rocca avvieranno negoziati per stabilire con la Spagna un accordo di sovranità condivisa sull’exclave britannica. Ne è convinto il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel García-Margallo, che la scorsa settimana ha fatto una dichiarazione in tal senso contraddicendo apertamente quanto affermato dal Capo di Gabinetto di Gibilterra Fabian Picardo: «La Spagna non metterà mai le mani sul nostro territorio». Ma García-Margallo ha motivato le sue convinzioni: con la Brexit la situazione attuale che vede una frontiera aperta tra i due Paesi non è più praticabile e una nuova soluzione deve essere trovata. «Gibilterra ha davanti a sé due possibilità: restare britannica fuori dalla UE o diventare spagnola-britannica dentro l’Unione», ha detto, ricordando anche che al recente referendum una schiacciante maggioranza di abitanti della Rocca ha votato contro la Brexit. L’offerta spagnola, riassume include la possibilità di mantenere l’accesso diretto ai mercati europei, l’abbattimento del confine tra i due territori, la garanzia della doppia cittadinanza per i residenti e il mantenimento dell’autonomia di governo. Spagna e Gran Bretagna gestirebbero in comune difesa, affari esteri, controlli di frontiera e immigrazione. La Brexit, insomma, darà una mano alle pretese spagnole su Gibilterra. Perlomeno così la vede García-Margallo.