Sversamenti
Nei mari, dovuti a navi e infrastrutture aeroportuali
Cagliari e a sud di Oristano, che arriva fino al mare, alla costa occidentale e a quella meridionale. In questa zona la metallurgia era sviluppata sin dall’epoca dei Fenici: piombo e zinco venivano estratti fino all’inizio del secolo scorso, quando è iniziata la dismissione delle miniere che, non essendo state messe in sicurezza, hanno contaminato l’ambiente circostante » . E continua: « Anche per quanto riguarda gli idrocarburi siamo stati spinti da esigenze del territorio. Il nostro focus non è sui grossi interventi – penso al disastro ambientale della Deepwater Horizon ( 2010) che ha causato lo sversamento nel Golfo del Messico di circa 779 milioni di litri di petrolio – ma sugli sversamenti cronici nei mari come il nostro che sollevano minore clamore mediatico ma sono quantitativamente più rilevanti delle grandi catastrofi: tutte le navi, le imbarcazioni e le infrastrutture portuali hanno insiti nel loro funzionamento sversamenti che non si possono eliminare, per esempio durante il rifornimento di carburante, o dagli scarichi delle acque di sentina. Il punto è gestire queste contaminazioni croniche in modo oculato, per fare sì che non determinino un danno all’ambiente e al turismo » . Gli sversamenti operativi causano infatti oltre
Le tecnologie di risanamento messe a punto dai ricercatori sardi sono completamente biologiche