Ora tutta di carta mi voglio vestire.

A Villa Necchi si sfila: 30 abiti per Fai e Fondazione Cologni

IN PRINCIPIO LA CARTA, a seguire il tratto di matita. Ogni abito così prende forma e anima. Tant’è. Ma quell’anima l’abito può anche averla in carta. Vera e propria. Come l’hanno le oltre 30 creazioni di Isabelle de Borchgrave, pittrice, stilista e regista belga, sorta di vere installazioni fashion, realizzate manipolando la carta con acqua e pittura. Ne è derivato un viaggio di stile, dal XIX secolo a metà del XX, le cui tappe sono la riproduzione in carta di storici modelli usciti dall’estro creativo di griffe illustri come Poiret e Fortuny, Chanel e Dior. Gli abiti installazione ( a lato, abito sportivo inglese e dettaglio della manica) danno vita alla mostraModa di carta, allestita nella milanese Villa Necchi Campiglio sotto l’egida del Fai, Fondo ambiente italiano ( fino al 31 dicembre 2016; visitfai. it/ villanecchi) e in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Dalla sinergia con quest’ultima nasce ancheManualmente, quinta edizione della mostra mercato ospitata a Villa Necchi ( 5 e 6 novembre; fondazionecologni. it) con manufatti di 20 artisti- artigiani italiani ed europei, veri maestri dell’arte di lavorare la carta.

Gian Luca Bauzano