Le donne e il peso della famiglia
Scrive Servidori, già consigliere nazionale di Parità, c’è « mancanza di accesso ai servizi di assistenza per le persone dipendenti ( bambini, disabili, anziani), assenza di regimi di congedo adeguati e formule flessibili di lavoro, servizi per l’infanzia e sostegni per i lavori di cura, per non parlare delle decisioni da parte delle donne non solo di non lavorare più, ma addirittura di non procreare a causa dell’obbligo di assistere familiari non autosufficienti » . Insomma è quasi provocatorio parlare di parità sul lavoro quando ancora per molte italiane risulta addirittura impossibile pensare al concetto di lavoro. Nei Paesi dove le condizioni per i servizi all’infanzia e agli anziani sono davvero funzionanti, il tasso di occupazione femminile e insieme di natalità, è maggiore! Non c’è miglior risposta alle polemiche innescate dall’infelice campagna per la fertilità realizzata dal ministero della Salute che riprendere in mano le buone proposte di legge giacenti ( per esempio al Senato, sul CareGiver, il Familiare Assistente, senatrice Laura Bignami) e, in ogni caso, è importante ragionare, forze politiche e rappresentanze sociali insieme, su di una revisione seria delle politiche familiari: infatti è solo il mondo cattolico che fa sentire la sua voce rispetto a questo determinante comparto, la politica pare essersi dimenticata della Famiglia, delegando alle povere donne italiane il compito di tamponare tutte le falle del welfare state.