Paolo Conti
Dna. Sono nato per regalare allegria alla gente»
Il premio Nobel a Bob Dylan? Parliamo di un grande artista che ha seguito i cambiamenti politici e sociali di un’intera epoca, dotato di un grande peso intellettuale. È una scelta bellissima. Ma è impossibile qualsiasi paragone con me, nemmeno lontano. Io sono nato per regalare un momento di allegria alla gente, di offrire una ragione per cantare… io punto alla felicità di chi mi ascolta » . Non c’è il minimo dubbio. Quell’aria da bravo ragazzo, quei gesti delle braccia che partono dal cuore e si trasformano in un abbraccio indistinto a un mondo immaginario, quel modo di parlare e insieme di sorridere e di roteare gli occhi, quell’abbracciarti alla fine di una chiacchierata anche se sarà la prima e l’ultima volta che ti incontrerà, beh, tutto questo materiale emotivo trasuda italianità da ogni poro. L’italo- canadese Michael Bublé ( 55 milioni di copie di dischi già venduti in tutto il mondo a 46 anni appena compiuti) è passato per l’Italia, in occasione del lancio del nuovo album Nobody but me, uscito il 21 ottobre, con dieci nuovi brani. Solo io posso farlo, sembra voler dire all’italiana quel titolo. Solo io sono in grado di non abbandonare il magico swing sperimentandomi anche con il pop, di collaborare con la ventiduenne Meghan Trainor, di ospitare il rapper dei The Roots, Black Thought, senza tradire l’eredità di Frank Sinatra. Bublé ha anche presentato il suo primo film- concerto, Michael Bublé-Tour Stop 148, distribuito in Italia nei cinema il 25 e il 26 ottobre da Nexo Digital. Dunque, questo Bublé che ha attraversato il tappeto rosso della Festa del Cinema di Roma in un impeccabile total black con cravatta- nastro color rosso vinaccia, sembra un italiano perché lo è, e non solo per la burocratica doppia cittadinanza. Suo nonno materno, Demetrio Santagà, originario di Preganziol in provincia di Treviso, e sua nonna Iolanda, di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, lo hanno spinto a studiare Ella Fitzgerald e il mondo di Sinatra. E non è un caso che Bublé abbia sposato la splendida attrice- modella- cantante argentina Luisana Lopilato, con un cognome che si deve a un bisnonno di Muro Lucano. Viaggio di nozze a Venezia e due figli concepiti a Roma, sempre nello stesso albergo, l’Hotel Parco dei Principi. In cosa si sente italiano, Bublé? I suoi occhi si illuminano. « Per la verità io mi sento canadese, semplicemente perché l’essere canadesi implica comunque un’origine da un altro posto del mondo. Tutti i canadesi ragionano così e per questo io, alla fine, mi sento più italiano di tanti italiani. Come? Noi mettiamo l’amore e la passione in ogni cosa, piangiamo e amiamo fortemente. E così ci esprimiamo con la musica, col cibo. Tutto questo fa
Suo nonno era di Preganziol, mentre la nonna era abruzzese; la moglie Luisana è italo- argentina