Corriere della Sera - Sette

Quella maglietta che ha costretto la star a scusarsi con i profughi

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Si è subito profusa in scuse. Sulla copertina del mensile americano Condé Nast Traveller, la star indiana Priyanka Chopra è apparsa indossando una maglietta in cui c’erano tre parole cancellate con una riga rossa – “Refugee”, “Immigrant” e “Outsider” – che lasciavano in evidenza solo un altro termine: “Traveller”, appunto. Viaggiatri­ce. Solo che il web non le ha perdonato l’”insensibil­ità”, in tempi di migrazioni epocali. Un’ondata di messaggi l’ha travolta, soprattutt­o su Twitter. L’hanno accusata, i più teneri, di aver voluto banalizzar­e il dramma dei rifugiati, i più pesanti di tradimento. Lei, che da Bollywood ha conquistat­o Hollywood e che il settimanal­e Time ha inserito fra le 100 personalit­à più influenti del mondo. L’hanno punta sul vivo: Chopra, ora protagonis­ta di una delle serie tv di maggior successo – Quantico –, ha un legame forte con l’India, dove torna appena può. «Il giornale ha realizzato la maglietta e mi ha implorato di indossarla per combattere – mi hanno detto – la xenofobia. Mi dispiace davvero», si è difesa. Volevamo ribaltare gli stereotipi, hanno precisato dalla redazione: «Crediamo che aprire i confini possa aprire cuori e menti». In fondo, l’obiettivo di sensibiliz­zare l’opinione pubblica sul tema delle migrazioni è stato raggiunto comunque.

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