Facciamo movimento, così cala l’appetito
Piaceri&Saperi / Lo sport fa aumentare gli “ormoni della felicità”: cala la necessità di mangiare zuccheri e ci si sente più sazi
Fare sport? Già, ma tanto poi mi viene una tale fame che alla fine ingrasso e allora tanto vale! Detto che in ogni caso muovendosi si spendono calorie e che quindi, salvo casi particolari, il risultato finale è sempre soddisfacente in termini di smaltimento di tessuto adiposo, non è affatto scontato che, comunque, l’appetito aumenti, anzi. Infatti il fatto stesso di fare esercizio fisico induce nel nostro organismo la produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, e questo, già di per sé, ha un effetto antidepressivo che ci difende dal desiderio di cercare nel cibo, in particolare negli zuccheri semplici ( leggi dolci), compensazioni a tristezza, angoscia o senso di frustrazione. Casomai si può ammettere che il fatto di avere più o meno fame dopo l’attività sportiva possa essere il risultato di diversi fattori, non soltanto fisiologici ma anche relativi a tratti della personalità. Per esempio, un “buongustaio” dopo essersi “dato una mossa” potrebbe sentirsi autorizzato a premiarsi un po’ troppo a tavola. Inoltre per gli effetti sull’appetito contano anche la regolarità e l’intensità dell’allenamento nonché la composizione corporea. È stato infatti osservato che alcune persone in sovrappeso possono avere un abbassamento dell’appetito minore dopo l’esercizio fisico rispetto a quelle normopeso e che una significativa riduzione della fame la ottengano solo dopo aver iniziato a perdere peso. D’altro canto esistono ricerche che, al contrario, indicano, dati alla mano, come lo sport, meglio se in determinati momenti della giornata, possa esercitare un marcato effetto sul controllo dell’appetito. Fra queste indagini, una particolarmente interessante è stata condotta da scienziati della Brigham Young University ( Utah) e pubblicata dalla rivista scientifica Me- dicine and Science in Sports and Exercise. Secondo tale studio il cervello reagirebbe in modo differente di fronte alla tentazione del cibo se al mattino si svolge un’attività fisica. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo avere controllato mediante elettroencefalogramma ( Eeg) l’attività cerebrale di 35 donne cui sono state mostrate immagini di cibo o altro, dopo essersi o meno allenate al mattino. Metà di loro avevano un peso normale mentre le altre erano sovrappeso. Il primo giorno le signore reclutate nell’esperimento sono state invitate a camminare velocemente per tre quarti d’ora, poi sono state sottoposte a un elettroencefalogramma per valutare come “reagiva” il loro cervello di fronte a fotografie che rappresentavano alimenti oppure fiori. Una settimana dopo, alla stessa ora, il test è stato ripetuto senza però essere preceduto dalla camminata. Il risultato è stato chiaro: dopo essersi allenate al mattino le partecipanti hanno mostrato risposte cerebrali meno marcate di fronte al cibo e l’attività fisica al mattino aveva spinto tutte a muoversi di più anche nel resto della giornata. Quindi, in sintesi, si può concludere che l’idea secondo cui dopo lo sport si tende sempre ad avere più fame e compensare le calorie perse sia da sfatare. Fare sport fa bene e di solito aiuta a essere più “virtuosi” anche a tavola e a farci sentire meglio in generale. Casomai non bisogna avere fretta di veder scendere l’ago della bilancia e, se si è dei gourmet, esserne consapevoli e cercare di controllare la tendenza a “trovare scuse”.
Secondouno studio, il cervello reagisce in mododifferente di fronte alla tentazione del cibo se al mattino si svolge un’attività fisica