Corriere della Sera - Sette

Hanno ancora lavori degni di questo nome. Evitiamo

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lissimo con questo vestito!”. Dobbiamo difenderci prima che sia troppo tardi! Ma come? Cambiare cravatta? Scherzi a parte: abbiamo in mano strumenti di cui non comprendia­mo la potenza. Un dato, tra i tanti: un iPhone 6 è 32.600 volte più veloce dei computer che hanno portato l’Apollo 11 sulla Luna. Alcune funzioni le possiamo controllar­e ( il mio smartphone non parla, se non glielo chiedo). Altre cose accadono senza che ce ne rendiamo conto. Chi usa i motori di ricerca, i siti di e- commerce e i social si sarà accorto che le offerte sui nostri schermi diventano sempre più mirate: sanno cosa cerchiamo/ ci piace/ condividia­mo, e cercano di venderci il prodotto giusto. È giusto, è sbagliato? Non lo so: è così, e per adesso non possiamo farci niente. Lei vuole rinunciare a Google Maps, WhatsApp, le mail, il meteo, Twitter e le notizie del Corriere a portata di mano? Io, sinceramen­te, no.

Trump ha reso Hillary imbattibil­e Caro dottore Severgnini, penso che il signor Trump sia un pessimo individuo, pur se di politici per bene pare se ne conoscano pochi. Mi chiedo tuttavia come mai non legga, se non nei famosi giornali della destra innominabi­le, giudizi severi anche sulla signora Clinton. Non mi riferisco solo allo scandalo delle mail. Mi riferisco ai fatti di Libia, ed altro, tali da classifica­re la suddetta sciura una bugiarda, come minimo, appoggiata e finanziata da gente preoccupan­te. Possibile che una nazione di 300 e passa milioni di persone non se ne trovino due degni del ruolo? Per non parlare di un altro fatto: siamo al nepotismo più sfrenato, altro che università italiane. I Kennedy, i Bush, ora i Clinton e domani magari gli Obama. Neanche ame piace che la Casa Bianca passi di padre in figlio ( Bush) e da marito a moglie ( Clinton). Di Hillary alcune cose non mi entusiasma­no: la passione per il denaro; le omissioni; l’uso disinvolto di sistemi di comunicazi­one privati mentre era al governo, etc. È simpatica? Mica tanto. Ma lei, caro Cafaro, sembra ignorare una cosa. La scelta, l’ 8 novembre, è tra DUE persone ( non duecento); e una è nettamente migliore dell’altra ( o decisament­e meno peggio, faccia lei). Per competenza, affidabili­tà, serietà, esperienza. Hillary Rodham Clinton martedì diventerà il 45esimo presidente degli Stati Uniti, la prima donna ad assumere la carica; e credo possa fare bene ( soprattutt­to se il Congresso passasse ai Democratic­i). I Repubblica­ni, invece, pagheranno cara la scelta irresponsa­bile di un candidato impresenta­bile. Questa elezione potevano vincerla. Hillary era un candidato vulnerabil­e; ma Donald Trump l’ha resa imbattibil­e.

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