Corriere della Sera - Sette

Con Antonino Cannavacci­uolo

Presentars­i alla bancarella all’alba, conoscere da dove vengono i prodotti e quali sono quelli E per Natale? Vongole e frutta secca

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La prima regola? Mai andare al mercato a mezzogiorn­o. È alle sette del mattino che si trovano i prodotti migliori, la vera prima scelta. All’ora di pranzo si è già alla sesta o settima. L’ho imparato dalle vecchiette » . È un mattiniero e ha le idee chiare Antonino Cannavacci­uolo, chef stellato, giudice implacabil­e di MastefChef e volto di Cucine da incubo. « Nel mio lavoro è fondamenta­le alzarsi presto: si va in cucina, si comincia a bollire a fare i brodi e poi, verso le 11, ci si ferma e si aspettano i clienti. Al loro arrivo tutto deve essere pronto, non deve mai accadere che siano loro ad attendere. È un mestiere di sacrifici, anche per vedere i figli spesso devi “rubare” minuti qua e là. Per questo mio padre non voleva che lavorassi in cucina. Si è sempre opposto, fino a quando non ha capito che era nel mio Dna. Allora mi ha detto: “Se proprio devi, fallo ai massimi livelli, altrimenti lascia perdere” » . E così è stato, dopo la scuola alberghier­a, Cannavacci­uolo ha lavorato nei più grandi ristoranti francesi, fino a quando, nel 1999, ha assunto la gestione del Ristorante Hotel Villa Crespi a Orta San Giulio. È lì che ha guadagnato la prima stella Michelin nel 2003 e la seconda tre anni dopo. « Il fascino del mio lavoro è che è in continua evoluzione. Io ho avuto la

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Scampi di Sicilia alla “pizzaiola”, acqua e polpo

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