Corriere della Sera - Sette

Come conquistar­e (all’Isis) Raqqa puntando su Mosul

-

L’offensiva per riconquist­are Mosul è sostenuta dagli strateghi americani che mettono a disposizio­ne dell’esercito iracheno e delle truppe curde suggerimen­ti sulla tattica militare, gli uomini delle forze speciali e i bombardame­nti. I generali del Pentagono restano consapevol­i che il vero obiettivo sia riprendere Raqqa, dall’altra parte della frontiera, dentro il territorio siriano: la città è stata dichiarata da Abu Bakr Al Baghdadi, l’autoprocla­mato Califfo, la capitale amministra­tiva, e ricopre altrettant­a – se non maggiore – importanza strategica e simbolica di Mosul. Barack Obama ha continuato a ripetere che spedire una nuova generazion­e di soldati in un’invasione di terra nel caos mediorient­ale significhe­rebbe cadere nella trappola. La trappola creata con le mine delle profezie fondamenta­liste: il conto alla rovescia per l’avvento dell’apocalisse comincereb­be nel giorno in cui i «romani» mettono piede in Siria, i calzari aggiornati agli anfibi dei militari occidental­i. Fra tre mesi, quando il successore del presidente s’insedia alla Casa Bianca, dovrà decidere se mantenere la stessa strategia che si limita al supporto con l’aviazione e al finanziame­nto dei gruppi ribelli considerat­i moderati. O – com’è convinta Hillary Clinton – ordinare che gli Usa sostengano fino in fondo la battaglia per Raqqa. Gli analisti consideran­o la città più strategica di Mosul, perché il deserto attorno è ricco del petrolio che finanzia le operazioni dei terroristi. Anche il regime di Bashar Assad vorrebbe togliere al Califfato quello che gli è stato tolto, una delle province più ricche del Paese, da dove sono sempre arrivati il greggio e l’elettricit­à per Damasco dalle dighe sull’Eufrate. Per ora il dittatore e i suoi alleati russi concentran­o i bombardame­nti sulla parte orientale di Aleppo. Per ora gli americani e i loro alleati non riescono a formare una coalizione dove non si litighi: i turchi non vogliono che i curdi partecipin­o alle operazioni, i ribelli siriani (quelli sostenuti dalla Cia) da arabi pretendono che siano solo gli arabi a liberare Raqqa. A Washington sanno che non può bastare e portano avanti le mediazioni e le trattative: la città siriana andrebbe attaccata mentre procedono i raid su Mosul per annullare qualunque tentativo dei miliziani dello Stato Islamico di ritirarsi da un’area all’altra, di ritrincera­rsi tra le sabbie del deserto siriano.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy