Corriere della Sera - Sette

Un ex aequo con il Céline di Non è sostenibil­e

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BON TON. Scrive Mariafranc­a Trevi ( « da sempre ammiratric­e » ) : « Appena uscito Orfani bianchi di Antonio Manzini comprato e divorato. Volevo un suo commento su questo libro tanto diverso dalle avventure di Schiavone. A me ha lasciato con l’amaro in bocca per la sua cruda realtà » . Anche io vorrei sapere cosa penso del nuovo Manzini, ma l’editore ( che puremi aveva chiesto il permesso – concesso – di pubblicare come “strillo” una mia frase di lode allo scrittore) si è dimenticat­o di inviarmene copia. Spiacente.

LIVORI IN CORSO. Riassunto delle puntate precedenti. La lettrice Laura Bucherelli Bartolini scrisse: « Mi ero illusa che l’avessero finalmente licenziata » . Luigi Damato, seguace della lettrice, ribadì: « Laura Bucherelli, finalmente una voce fuori dal coro dei giubilanti adoratori di D’Orrico » . Ecco adesso due nuovi contributi. Il primo: « Sono d’accordo con la signora Laura Bucherelli Bartolini: non la stimo come critico letterario. Franchi Marco, via N. Del Galilea 4, 43038 Sala Baganza » . Il secondo: « È un vero peccato che sia incorso in un errore, ribadito anche nel titolo del paragrafo, proprio nella risposta, un po’ rancorosa, alle pesanti critiche di una lettrice alla sua rubrica. Infatti Elvis Presley non ha mai cantato né inciso Tell Laura I Love Her, interpreta­ta invece da Ray Peterson, poi ripresa da Ricky Valance che la portò al numero uno della Hit Parade in Inghilterr­a. Un cordiale saluto, Giulio Senni, Piazza Albania, 15, 00153 Roma » . Siete molto carini ( anche se vi siete dimenticat­i di aggiungere, dato che c’eravate, il codice fiscale e il numero della tessera sanitaria, così per conoscerci meglio) e vi dedico Dite a Laura che l’amo ( autori: Jeff Barry, Ben Railegh, Nistri, Pantagruel­e) nella ottima cover del grande Michele ( uno più presleyano di Presley): « Tony e Laura si amavano e lui voleva dare a lei, oltre l’amore, le cose che la vita aveva negato a lui. Con la chitarra e con il suo amor una canzone le dedicò. In un teatro si presentò, la loro storia a tutti lui cantò. “Dite a Laura che l’amo e che devo partire, ma se mi aspetterà, quel giorno sarà per sempre mia”. E la fortuna sorrise a lui, gente, applausi, kilometri, ma la fatica non sentiva mai perché pensava sempre a lei. Ma una notte correndo da lei, ad una curva... » . Che tragedia, povero Tony: cantò una sola estate, una sola tournée. Un dubbio, forse Laura portava un po’ sfiga?

ULTRAS CURVA SUD. Scrive lo squisito Aldo Costa ( Catania): « Se la lettera di Laura Bucherelli Bartolini non l’ha scritta lei stesso, è stato veramente bravo – more solito – a non dirle che è una vera ******. Un rothiano perso come lei. P. S. L’invito a pranzo resta sempre valido » . Nooo, scrivo meglio. Scrive Rosanna Spinelli ( « affezionat­issima » ) : « Ho letto con gran godimento sul Cameo quello che le scrive il suo amico di figurine Silvano Calzini su Ferrara. La leggerezza, sapienza e capacità di Calzini di descrivere in poche parole una città e i suoi personaggi è straordina­ria. Io a Ferrara ci sono stata e magari ci tornerò: e grazie a Calzini mi piacerà ancor di più. P. S. ma chi è ’ sto Luigi? Che vuole? » . Se Calzini non ci fosse lo inventerei. Rosalba Marino ( « affezionat­a discepola » ) scrive: « Ho riletto le mie pagine preferite del Viaggio al termine della notte di Céline: un ex aequo con La condizione umana di André Malraux? P. S. Non badi alle donne legnose » . Ex aequo non sostenibil­e, con tutto il bene per Malraux. adorrico@rcs.it

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